Antonio Luigi Allavena (Sanremo 1877- Bordighera 1954)
ll principale rappresentante di una dinastia di acquarellisti liguri attivi a Bordighera. Verso il 1900, si trasferì a Bordighera Alta, in Via Dritta 16, dove si stabilì e creò la maggior parte delle sue opere.
Si è detto che Luigi Allavena, come il suo maestro, il fratello maggiore Michele, è un intransigente della pittura, sente l’arte come fosse un ritmo aritmetico e vuole contenerla nel reclusorio di una verità senza sfumature.
La scelta di rapportarsi nel modo più fedele alla realtà rispetto ad un'interpretazione più libera, più personale e più creativa è la caratteristica principale del pittore. Egli sente il bisogno di comunicare con un linguaggio rigoroso e attento le emozioni che nascono dall'osservazione dell'ambiente che lo circonda e valorizza ciò che ama di più con una scelta equilibrata dell'inquadratura e degli strumenti. Traspare inoltre un rigoroso rispetto della visione prospettica e un uso sapiente delle luci e delle ombre, nel quale Allavena è veramente maestro.
Così possiamo osservare, raffigurati con la ricca gamma di tonalità dei suoi acquerelli, sia i vicoli dei borghi antichi, arricchiti di panni stesi, di cesti di bottega e di popolane nelle vesti di lavandaie, sia i panorami liberi e aperti che la riviera gli offre.
Luigi Allavena si può quindi definire un artista che si accosta fedelmente ai motivi medievali di cui sono ricche la vecchia Bordighera e la vicina Costa Azzurra.
I turisti dell'epoca si dimostrano particolarmente attratti dai suoi quadri che attualmente sono conservati in collezioni private in Italia e all'estero.
Il pittore in studio (1925)
Bordighera: abitazione di via Dritta 16. Luigi Allavena compone la sue opere seguendo le tracce dei modelli che ha raccolto dal vivo.
Lezione all'aperto
Bordighera: scogli di Arziglia
Sul prato (1905)
Con la moglie Giovannina nei pressi di Bordighera Vecchia
In famiglia (1912)
A Sanremo durante una riunione di famiglia nell'abitazione di Michele, il fratello maggiore, insegnante di disegno e pittore di professione dal quale Luigi ha ricevuto i primi rudimenti.
Incontro con i fratelli (1939)
Tessera (1926)
Documento personale
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